Work for equity tramite assegnazione di azioni o quote di startup innovative

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Il “work for equity” è stato introdotto nel nostro ordinamento dal D.L. n. 179 del 2012 (Decreto Crescita 2.0) per le startup innovative e poi esteso alle pmi innovative dal D.L. n. 3 del 2015. Con questa espressione si intende la remunerazione di consulenti, professionisti e, in generale, fornitori di opera e servizi (diversi dai lavoratori dipendenti e dai collaboratori continuativi1), tramite l’assegnazione di azioni, quote o strumenti finanziari partecipativi di startup. Per incentivare l’utilizzo di queste forme di remunerazione, la disciplina speciale ha previsto rilevanti agevolazioni fiscali2.

L’obiettivo del work for equity è favorire l’accesso delle startup a prestazioni professionali qualificate che, nella maggior parte dei casi, per la loro onerosità, non potrebbero essere altrimenti fruite dalle giovani imprese, le quali generalmente fronteggiano una carenza di liquidità.

(per continuare la lettura puoi cliccare sul link sottostante)

https://www.altalex.com/documents/news/2019/01/23/work-for-equity-tramite-assegnazione-di-azioni-o-quote-di-startup-innovative-criticita

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