Beni assegnati ai soci con effetti sulla dichiarazione IVA per il 2023

Da valutare gli effetti rispetto agli obblighi di rettifica della detrazione

Con l’approssimarsi del termine del 18 marzo 2024 (essendo il prossimo 16 marzo un sabato) per il versamento del saldo IVA relativo al 2023, i soggetti passivi che nel corso dell’anno passato hanno assegnato beni immobili ai soci sono tenuti a valutare se le suddette operazioni abbiano comportato l’obbligo di effettuare una rettifica della detrazione (a sfavore) o abbiano influito sulla determinazione del pro rata per tale anno.

L’emergere di una rettifica della detrazione o la sussistenza del pro rata, riferiti al 2023, oltre a un’indicazione espressa nel modello di dichiarazione annuale IVA (i cui termini scadono il 30 aprile 2024), possono incidere, infatti, direttamente sui versamenti dovuti a saldo per il 2023.

Si rammenta che le assegnazioni di immobili ai soci ai fini IVA seguono le regole ordinarie. Sono, quindi, equiparate alle cessioni di beni e, in relazione ai fabbricati, si rende applicabile il regime di esenzione da IVA (o di imponibilità a determinate condizioni) previsto dall’art. 10 nn. 8-bis) e 8-ter) del DPR 633/72.

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