Regime forfettario per affitta camere

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Se svolgi l’attività di affitta camere, devi valutare con serietà se la tua si tratta di attività occasionale o una vera e propria attività professionale.

I termini di legge non indicano limiti per poter riconoscere le attività occasionali da quelle abituali e quindi la linea che le distingue è molto sottile.

A grandi linee, per capirci, un’attività non può più considerarsi occasionale se il reddito che genera ti permette di vivere e la sua gestione ti richiede ore quasi tutti i giorni.

Nel caso in cui la tua attività di affitta camere sia diventata intensa ed abituale a tutti gli effetti, aprire una e gestirla come un’attività professionale potrebbe non comportare costi elevati.

Il Regime forfettario potrebbe essere la tua soluzione!

Regime forfettario per affitta camere: requisiti d’accesso

Una volta aperta la tua Partita Iva, puoi aderire al Regime forfettario (non serve alcuna comunicazione scritta), solo nel caso in cui rispetti i requisiti d’accesso per tale Regime.

L’unico limite d’accesso previsto dalla Normativa sul Regime forfettario è rappresentato dai 65.000 euro di ricavi generati dalla tua attività nell’anno precedente. Potrai rientrare nel Regime forfettario solamente se non superi questo limite di ricavi.

Una volta che hai verificato di rispettare questo limite di ricavi, però, non potrai essere sicuro di poter rientrare nel Regime forfettario, in quanto prima dovrai ancora verificare di non rientrare nelle cause di esclusione appositamente previste dalla Normativa sul Regime forfettario.

Regime forfettario per affitta camere: vantaggi

Il Regime forfettario può essere per te un’ottima soluzione, in quanto ti permette di detrarre le spese (calcolate in modo forfettario attraverso una percentuale fissa stabilita per la tua tipologia di attività), e di avvalerti di molte semplificazioni nella gestione della tua attività a differenza degli altri Regimi fiscali.

Il Regime forfettario è l’unico Regime agevolato presente in Italia e se rientri in tale regime avrai numerose agevolazioni, in quanto:

  • Sarai esonerato dall’obbligo di fatturazione elettronica;
  • Non dovrai applicare l’Iva nelle fatture emesse;
  • I tuoi clienti non dovranno più trattenerti il 20% del totale della fattura a titolo di ritenuta d’acconto, ma dovranno versarti l’intera cifra indicata in fattura;
  • Sarai esonerato dall’obbligo della registrazione delle fatture e dei corrispettivi;
  • Sarai sottoposto ad una tassazione agevolata, sarai soggetto ad un’unica imposta del 15%, detta “sostitutiva”, in quanto sostituisce tutte le imposte solitamente pagate negli altri Regimi fiscali (Irpef, Irap, addizionali, ecc.).

L’imposta sostitutiva può essere ridotta ad un’aliquota  al 5% qualora l’attività sia di nuova costituzione.

Regime forfettario per affitta camere: Inps

Se svolgi attività di affitta camere, sarai tenuto all’iscrizione all’INPS presso la Gestione commercianti.

L’iscrizione a questa Cassa Previdenziale, normalmente comporterà una quota minima fissa di contributi da dover versare ogni anno, anche se non hai conseguito alcun reddito.

Se svolgi attività di affitta camere sarai, però, esonerato dal pagamento della quota fissa di contributi prevista dalla Gestione commercianti.

Quindi anche se conseguirai ricavi che risultino al di sotto del minimale stabilito dalla Gestione commercianti (15.710 euro*), non dovrai versare la quota di contributi fissa prevista sul minimale (3.791,98 euro*), ma dovrai semplicemente versare il 24,09%* del reddito imponibile lordo.

*dati inerenti al 2018, nel 2019 ci potrebbero essere delle variazioni.

NB: nel caso in cui tu non produca ricavi, non sarai tenuto a versare contributi, in quanto il 24,09% di 0, risulta essere 0.

Rientrare nel Regime forfettario ed essere soggetti obbligatoriamente all’iscrizione alla Gestione commercianti ti garantirà anche un beneficio in materia di contributi da dover versare annualmente, ovvero potrai usufruire di una riduzione del 35% dei contributi che sarai tenuto a versare.

Puoi capire di più su questa riduzione dei contributi, leggendo il nostro articolo: Regime forfettario riduzione contributi

Per avere una panoramica del carico contributivo e delle scadenze entro le quali sarai tenuto ad effettuare i versamenti dei contributi annuali, ti rimandiamo direttamente sul sito della Gestione Commercianti.

Regime forfettario per affitta camere: esempio concreto di tassazione

Come già affermato in precedenza, chi svolge attività di affitta camere possiede un coefficiente di redditività pari al 40%.

Supponendo che un soggetto abbia un totale di ricavi pari a 45.000 euro e, data la sua attività di affitta camere, applicando il Regime forfettario pagherebbe i seguenti importi tra contributi alla Gestione Commercianti e imposta sostitutiva.

Ricavi: € 45.000

Reddito imponibile lordo: € 18.000 (45.000 x 40%)

Contributi pagati nell’anno (principio di cassa): € 3.000

Reddito imponibile al netto dei contributi pagati nell’anno : € 15.000 (18.000 – 3.000)

Imposta sostitutiva al 15%: € 2.250 (15.000 x 15%)

Contributi Inps: 4.336,20 euro (18.000 x 24,09%)

NB: come già affermato nel paragrafo precedente gli affitta camere sono esonerati dal pagamento della quota fissa di contributi calcolati sul minimale, quindi si applicherà solamente l’aliquota del 24,09% al reddito imponibile al lordo dei contributi pagati durante l’anno.

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