Regime forfettario medici

Condividi

Indice dei contenuti

Key points:

Se vuoi iniziare l’attività di medico in modo autonomo devi procedere nel seguente modo:

  • Devi obbligatoriamente superare con successo l’esame per ottenere l’iscrizione all’Albo dei Medici Chirurghi Odontoiatri.

  • Devi procedere con la compilazione e l’invio del Modulo di richiesta di apertura Partita Iva entro 30 giorni dall’inizio della tua attività

  • Infine, sei obbligato ad iscriverti alla Cassa Previdenziale specifica dedicata ai Medici, ovvero L’ENPAM. Tale Cassa previdenziale gestisce il Fondo generale (Quota A e Quota B) e i Fondi speciali, per approfondire la tematica inerente i contributi e la Cassa Previdenziale dei Medici ti rimandiamo direttamente sul sito dell’ENPAM.

Requisiti di accesso:

Per poter aderire al forfettario, devi rispettare un unico limite previsto dalla normativa sul Regime forfettario, ovvero non devi aver superato i 65.000 euro di ricavi nell’anno precedente. Questo limite risulta uguale per ogni tipologia di attività.

N.B. Se apri una nuova Partita Iva, potrai aderire al Regime forfettario (non avendo ricavi di anni precedenti da poter considerare per valutare il rispetto o meno del limite stabilito dalla normativa) e durante il primo anno di esercizio dell’attività con Partita Iva non dovrai superare i 65.000 euro di ricavi se vorrai usufruire del Regime forfettario anche per l’anno successivo. Oltre a dover rispettare tale limite di ricavi, dovrai inoltre controllare di non rientrare nelle cause di esclusione appositamente previste per il Regime forfettario.

Oltre a dover rispettare tale limite di ricavi, dovrai inoltre controllare di non rientrare nelle cause di esclusione appositamente previste per il Regime forfettario.

Non potrai aderire al Regime forfettario quando:

  • Usufruisci di regimi speciali ai fini della determinazione dell’IVA o di regimi forfettari per la determinazione del reddito (ad esempio agricoltura, agriturismo, vendita fiammiferi, ecc.);

  • Non sei residente in Italia, a meno che tu sia residente in uno Stato membro dell’Unione Europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo e allo stesso tempo devi produrre nel territorio italiano un ammontare di ricavi che rappresenti almeno il 75% del totale dei ricavi conseguiti;

  • La tua attività consiste prevalentemente o esclusivamente nello scambio di: fabbricati, porzioni di fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi;
  • Oltre alla tua attività possiedi partecipazioni in: società di persone, imprese familiari, società a responsabilità limitata, associazioni in partecipazione;

  • Percepisci o hai percepito redditi da lavoro dipendente (o assimilati) ed eserciti allo stesso tempo attività d’impresa prevalentemente nei confronti di uno dei datori di lavoro dei due anni precedenti (o soggetti a questi direttamente o indirettamente riconducibili).

I vantaggi

Il Regime forfettario è un particolare Regime fiscale che permette di poter godere di numerose semplificazioni fiscali e contabili.

Una delle semplificazioni più importanti è rappresentata dal fatto che se sei un contribuente forfettario sarai esonerato dalla fatturazione elettronica.

Inoltre, se aderisci al Regime forfettario:

  • Sarai esonerato dall’obbligo di applicazione dell’Iva in fattura, non dovrai applicare l’Iva sull’importo complessivo;

  • Sarai esonerato dall’applicazione della ritenuta d’acconto, ovvero i tuoi clienti (se sei un consulente o svolgi un’attività che la prevede) non dovranno più trattenerti il 20% dell’importo indicato in fattura ma dovranno versarti l’intera somma. Inoltre, con il Regime forfettario non esiste più il sostituto d’imposta, ciò significa che nessun soggetto dovrà trattenere somme sotto forma di anticipi a tuo nome;

  • Sarai esonerato dall’obbligo di registrazione delle fatture e dei corrispettivi;

  • Sarai sottoposto ad una “tassazione semplificata” attraverso l’imposta sostitutiva di aliquota standard del 15% (in alcuni casi potrai usufruire di un’aliquota agevolata al 5%: nel prossimo paragrafo andremo ad analizzare proprio le condizioni che devi avere per poter usufruire di questa aliquota agevolata).

Imposta sostitutiva al 5%

All’interno di questo paragrafo andremo ad elencare le condizioni che dovrai rispettare per poter usufruire dell’aliquota agevolata al 5% per i primi 5 anni di attività (a partire dal sesto anno di attività l’aliquota sarà del 15%).

Per poter usufruire di tale aliquota agevolata è necessario che:

  • L’attività da te svolta non rappresenti una continuazione di un’altra attività che hai svolto in precedenza sia come lavoratore dipendente, che come lavoratore autonomo (sono esclusi i periodi di pratica obbligatori per poter esercitare arti o professioni);

  • Nei tre anni precedenti a quello di riferimento, tu non abbia preso parte ad attività di impresa sia in forma associata che familiare;

  • Qualora rilevi un’attività da un terzo, tale attività nell’anno precedente deve aver rispettato i requisiti richiesti per entrare nel Regime forfettario

Contributi ENPAM

Gli iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri devono iscriversi all’ENPAM (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri), ossia la Cassa previdenziale specifica dedicata ai Medici.

L’ENPAM gestisce diversi tipi di contributi: il Fondo generale (Quota A e Quota B) e i Fondi speciali.

Quota A

I contributi Quota A sono fissi, quindi devono essere pagati indipendentemente dall’ammontare di Reddito conseguito.

Possono essere pagati in un’unica soluzione (entro il 30 aprile) oppure in quattro rate senza interessi (30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre).

L’ammontare di contributi fissi, aggiornato al 2019, è pari a:

  • 226,40 euro all’anno fino a 30 anni di età;
  • 439,46 euro all’anno dal compimento dei 30 fino ai 35 anni;
  • 824,68 euro all’anno dal compimento dei 35 fino ai 40 anni
  • 1.523,03 euro all’anno dal compimento dei 40 anni fino all’età del pensionamento;
  • 824,68 euro all’anno per gli iscritti oltre i 40 anni ammessi a contribuzione ridotta (a questa categoria appartengono solo gli iscritti che hanno presentato la scelta prima del 31 dicembre 1989. Dal 1990 non esiste più la possibilità di chiedere la contribuzione ridotta).

A queste somme va aggiunto anche il contributo di maternità, adozione e aborto pari a 44 euro all’anno.

Quota B

Oltre ai contributi fissi, devi pagare anche i contributi Quota B se superi un Reddito minimale, che per il 2018 è pari a:

  • 4.602 euro per gli iscritti attivi di età inferiore a 40 anni o ammessi al contributo ridotto della Quota A;
  • 8.499,03 euro per gli iscritti attivi di età superiore a 40 anni.

Si applicano sul Reddito prodotto nel 2018 eccedente il minimale le seguenti aliquote aggiornate al 2019:

  • 17,50% del reddito professionale, fino all’importo del Reddito massimale pari a 101.427 euro;
  • 1% sul reddito eccedente l’importo di 101.427 euro, di cui solo lo 0,50% pensionabile.

La Quota B deve essere versata in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2019, se il versamento avviene tramite bollettino MAV precompilato.

Se invece scegli di effettuare il pagamento tramite addebito diretto su conto corrente, puoi scegliere se versare l’importo in:

  • unica soluzione (entro il 31 ottobre 2019);
  • due rate (31 ottobre e 31 dicembre 2019);
  • cinque rate (31 ottobre, 31 dicembre 2019, 28 febbraio, 30 aprile e 30 giugno 2020).

Per approfondire ulteriormente ti rimandiamo al sito dell’ENPAM: Vademecum della Previdenza ENPAM.

Regime forfettario medici: esempio

Flavio è un giovane medico sotto i 30 anni che ha aperto la Partita Iva e accede al Regime forfettario con aliquota al 5%.

Nel 2019 ha conseguito ricavi pari a 20.000 euro.

Ipotizziamo che nel 2019 abbia versato 3.000 euro di contributi per Quota A e Quota B.

NB: i contributi obbligatori versati sono l’unica spesa deducibile in Regime forfettario. Dunque vanno sottratti al Reddito lordo per ottenere il Reddito netto assoggettato ad imposta sostitutiva. 

Ricavi: 20.000 euro

Coefficiente di redditività: 78%

Reddito lordo: 15.600 euro (20.000 x 78%)

Contributi versati nel 2019: 3.000 euro

Reddito netto: 12.600 euro (15.600 – 3.000)

Imposta sostitutiva al 5%: 630 euro (12.600 x 5%)

Contributi ENPAM – Quota A: 270,40 euro (226,40 + 44)

Contributi ENPAM – Quota B (ipotizzando stesse Regole anche per il 2019): 1.924,65 euro ((15.600 – 4.602) x 17,50%)

Se hai bisogno di ulteriori informazioni riguardanti il Regime forfettario puoi contattarci

Contattaci per scoprire di piùPuoi contattarci per richiedere maggiori informazioni.

Lascia un commento