Legge di Bilancio 2019: via libera al maxiemendamento

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Via libera del Senato con 167 voti a favore, 78 contrari e 3 astenuti alla legge di Bilancio 2019 che, dunque, si avvia all’approvazione definitiva alla Camera. Quali sono le principali novità per professionisti ed aziende, alla luce del maxiemendamento e degli emendamenti presentati in Commissione Bilancio? Oltre alla sterilizzazione degli aumenti delle aliquote IVA, si prevede l’istituzione della web tax per chi presta servizi digitali, la riduzione delle tariffe dei premi INAIL, l’introduzione della tassa ambientale che graverà sulle auto con determinate caratteristiche. Per il reddito di cittadinanza si attende lo specifico decreto collegato che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri a inizio gennaio e la partenza dovrebbe posizionarsi nel primo trimestre 2019. Si interviene anche su pensioni d’oro e perequazione. In attesa poi del decreto collegato sul “pacchetto previdenza” con l’introduzione di quota 100, per cui si è negoziata una riduzione delle risorse stanziate, la proroga dell’APE sociale e il rispristino di Opzione donna. La legge di Bilancio 2019 prosegue il percorso parlamentare dopo avere superato lo “scoglio europeo”, rivedendo il rapporto deficit/PIL dal 2,4 al 2,04%.

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Il maxiemendamento, presentato dal Governo al Senato, interviene in ambito fiscale confermando per il 2019 la totale sterilizzazione degli aumenti delle aliquote IVA rafforzando le clausole di salvaguardia relative a IVA ed accise sui carburanti, che per il 2020 e il 2021 valgono rispettivamente 23 miliardi e 28,7 miliardi (con un incremento tra clausola originaria e quella proposta di 9,4 e 13 miliardi). Viene poi introdotta la norma sulle pensioni d’oro e sulla perequazione. Nel percorso al Senato erano stati poi proposti altri emendamenti da parte dei relatori (19 emendamenti) e del Governo (20 emendamenti).Come si sta modellando l’impianto della legge di Bilancio alla luce della “seconda lettura”? E quali sono le principali novità del maxiemendamento in materia fiscale, giuslavoristica e previdenziale per professionisti ed aziende?

Web tax

Si prevede l’istituzione di un’imposta sui servizi digitali (già introdotta ma non attuata con la precedente legge di bilancio) per i soggetti che nell’esercizio dell’attività d’impresa prestino servizi digitali e che superino determinate soglie di ricavi. Sono soggetti passivi dell’imposta i soggetti esercenti attività d’impresa che, singolarmente o a livello di gruppo, nel corso di un anno solare, realizzano congiuntamente:- un ammontare complessivo di ricavi ovunque realizzati non inferire a 750 milioni di euro;- un ammontare di ricavi derivanti da servizi digitali realizzati nel territorio dello Stato non inferire a 5,5 milioni di euro. L’imposta si applica ai ricavi derivanti dalla veicolazione su una interfaccia digitale di pubblicità mirata agli utenti della medesima interfaccia, dalla messa a disposizione di una interfaccia digitale che consenta agli utenti di essere in contatto e di interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura di beni o servizi o, ancora, la trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo di una interfaccia digitale. L’imposta dovuta si ottiene applicando l’aliquota del 3% sull’ammontare dei ricavi tassabili realizzati dal soggetto passivo in ciascun trimestre.Entro 4 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2019 saranno stabilite le disposizioni di attuazione dell’imposta sui servizi digitali con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo economico, sentite l’Autorità garante per la garanzia delle comunicazioni, l’Autorità garante per la protezione dei dati personali e l’Agenzia per l’Italia digitale.

IRES

Si prevede l’abrogazione dell’art. 6, D.P.R. n. 601/1973 che ha introdotto la riduzione alla metà dell’aliquota IRES nei confronti di enti e istituti di assistenza sociale, società di mutuo soccorso, enti ospedalieri, enti di assistenza e beneficenza.

Imposta sui giochi d’azzardo

Si introduce un pacchetto di misure che incrementa il prelievo nel settore dei giochi attraverso l’aumento del PREU applicabile agli apparecchi da divertimento e intrattenimento e la riduzione delle percentuali minime di pay-out; inoltre, si introduce dal 1° gennaio 2019 l’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse.In particolare, per i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro e al gioco del bingo a distanza nella misura del: a) 25% delle somme che non risultano restituite al giocatore; b) 20% per le scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, se la raccolta avviene su rete fisica o; c) 24% se avviene a distanza, applicata sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte. Per le scommesse a quota fissa su eventi simulati, nella misura del 22%. Il gettito stimato è di 450 milioni di euro per il prossimo anno.

Flat tax pensionati

Si segnala l’introduzione della flat tax al 7% per incentivare il trasferimento di pensionati italiani residenti all’estero nel Mezzogiorno da almeno 5 anni(in comuni con popolazione inferiore ai 20mila abitanti di Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Abruzzo, Molise).

Saldo e stralcio debiti fiscali e contributivi

Si introduce il saldo e stralcio dei debiti fiscali per chi ha effettuato regolarmente la dichiarazione ma ha omesso il versamento di imposte e contributi perché in difficoltà economica (l’Isee dei beneficiari della misura non deve essere superiore a 20 mila euro) nel periodo tra il 2000 e il 2017 .Sarà possibile regolarizzare la propria posizione con tre aliquote: 16 % se l’Isee non supera gli 8.500 euro, 20 % se l’Isee è compreso tra 8.500 e 12.500 euro, 35 % per Isee superiore a 12.500 euro.Il debito può essere pagato senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione, entro il 30 novembre del 2019 oppure in 5 rate pari a il 35% con scadenza il 30 novembre 2019, il 20% con scadenza il 31 marzo 2020, il 15 per cento con scadenza il 31 luglio 2020, il 15% con scadenza il 31 marzo 2021 e il restante 15% con scadenza il 31 luglio 2021.

Tessera sanitaria

I dati fiscali trasmessi al Sistema Tessera Sanitaria possono essere utilizzati solo dalle Pubbliche amministrazioni per l’applicazione delle disposizioni in materia tributaria e doganale, ovvero, in forma aggregata per il monitoraggio della spesa sanitaria pubblica e privata complessiva.

Riduzione tariffe INAIL

Si prevede la riduzione delle tariffe dei premi INAIL, a far data dal 1° gennaio 2019 fino al 2021.L’ammontare della riduzione terrà conto sia delle risultanze economico-finanziarie-attuariali dell’Istituto, sia degli andamenti prospettici dello stesso istituto assicurativo. Incideranno sullo sconto, quindi, l’andamento degli infortuni aziendali e l’ammontare dei relativi costi sostenuti dall’INAIL.La riduzione dei contributi a carico delle imprese è pari a circa 410 milioni nel 2019, a 525 milioni nel 2020 e a 600 nel 2021, per un valore complessivo di circa 1,5 miliardi di euro nel prossimo triennio. L’abbattimento dei tassi medi per le imprese è del 32,72%.

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Proroga concessioni balneari

Si prevede la proroga delle concessioni balneari in vigore alla data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2019 (1° gennaio 2019) di 15 anni, Si escluderebbe cioè l’applicazione della direttiva Bolkestein dal comparto delle imprese balneari.Per sostenere le aree balneari devastate dal recente uragano che ha colpito le coste italiane, in via straordinaria, si prevede la sospensione per cinque anni dei canoni demaniali.

Ecotassa e Ecobonus

Si introduce la nuova tassa ambientale che graverà le automobili con emissioni di CO2 superiori a 160 g/km (calcolate secondo ciclo NEDC) immatricolate fra il 1° marzo 2019 e il 31 dicembre 2021. Quattro gli scaglioni previsti, dai 1.100 euro per i modelli che emettono da 161-175 g/km fino ai 2.500 euro per quelli sforano i 250 g/km.I proventi dell’Ecotassa, nelle intenzioni del Governo, dovranno andare così a chi acquista auto a basse emissioni inquinanti (ecobonus).L’ecobonus, invece, toccherà ai veicoli dal costo inferiore a 50.000 euro (IVA compresa): 4 mila euro per quelli con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km e 1.500 euro per le auto con emissioni fra 21 e 70 g/km; tuttavia, rottamando un veicolo Euro 0, 1, 2, 3, 4, il bonus salirà, rispettivamente, a 6 mila euro e 2.500 euro. Si prevedono 60 milioni di euro per il 2019 e 70 milioni per il biennio 2020/2021.Arriva un contributo fino a 3.000 euro per l’acquisto di un motorino elettrico o ibrido. Il contributo, fino al 30%, è previsto per chi rottami una moto di cilindrata inferiore o superiore ai 50 cc per comprare un veicolo non inquinante della stessa categoria (cat. 0, 1, 2).Inoltre, sarà possibile detrarre al 50% e fino a 3 mila euro dalle imposte per l’installazione di infrastrutture private di ricarica e per l’aumento di potenza dell’impianto elettrico (fino a 7 kW).

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Assunzioni pubblico impiego

Per l’anno 2019 la Presidenza del Consiglio, i Ministeri, gli Enti pubblici non economici, le Agenzie fiscali e le Università, in relazione alle ordinarie facoltà assunzionali riferite al predetto anno, non possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato con decorrenza giuridica ed economica anteriore al 15 novembre 2019.Quelle nelle università vengono posticipate al primo dicembre, con l’eccezione dei ricercatori a contratto che potranno essere quindi assunti come professori nel corso del 2019.

Reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza, così come sottolineato dal Presidente del Consiglio Conte nel suo intervento in Senato, rappresenta un perno centrale della legge di Bilancio 2019, non solo come prestazione assistenziale, ma anche come strumento di politica attiva del lavoro. In base al negoziato con Bruxelles il Governo stima un risparmio di 1,9 miliardi, rispetto ai 9 miliardi preventivati nella versione originaria della manovra, per l’utilizzo del reddito di cittadinanza da parte del 90% della platea di 5 milioni di persone potenzialmente beneficiarie. La spesa complessiva sarà di circa 7,1 miliardi per reddito e pensione di cittadinanza (vedi infra) nel 2019 e fino ad 1 miliardo per il potenziamento dei Centri per l’impiego, di 8,055 miliardi nel 2020 e 8,317 miliardi dal 2021.La partenza dovrebbe essere nel primo trimestre 2019. Per il concreto funzionamento si è in attesa di un decreto collegato che dovrebbe essere emanato ad inizio gennaio.Il reddito di cittadinanza integrerà altre forme di reddito, fino ad arrivare alla soglia di 780 euro mensili calcolata su un single. L’importo salirà in base alla consistenza del nucleo familiare. Prevista la dichiarazione ISEE considerando anche la giacenza del conto in banca (se o meno superiore a 5 mila euro), la proprietà di abitazioni oltre la prima o di auto immatricolate di recente). L’erogazione, centralizzata a livello nazionale, avverrà tramite tessere elettroniche da utilizzarsi per beni interamente tracciati.

Dovrebbe prevedersi un incentivo alle imprese pari a 3 mensilità che crescerebbe a 5-6 nel caso in cui si stabilizzi una donna, in maniera tale da stimolare e favorire l’occupazione femminile. Previsto l’obbligo di frequenza a corsi di formazione e di accettare una delle prime tre offerte di lavoro. Si introduce il controllo da parte della Guardia di Finanza. Con la pensione di cittadinanza l’obiettivo è quello di integrare le pensioni esistenti (tra cui pensioni al minimo, assegni sociali, eventualmente trattamenti di invalidità civile) al valore della soglia di povertà relativa (di 780 euro mensili). Per analogia al reddito di cittadinanza si dovrebbe passare ad un filtro basato sull’Isee, indicatore di situazione economica equivalente, che comprende anche i valori patrimoniali tra cui abitazioni e conti correnti.

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Proroga trattamento mobilità

Si prevede la concessione del trattamento di mobilità in deroga, nel limite massimo di dodici mesi, anche in favore dei lavoratori che hanno cessato la cassa integrazione guadagni in deroga dal 1 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018 e non hanno diritto alla Naspi.

Previdenza

Si interviene anche sulle pensioni d’oro e sulla perequazione.Si è poi in attesa del decreto collegato recante il “pacchetto previdenza”, atteso sempre ad inizio gennaio, con la introduzione di quota 100, per cui si è negoziata una riduzione delle risorse stanziate (2,7 miliardi), la proroga dell’APE sociale e il rispristino di opzione donna.Pensioni d’oroSi prevede un contributo di solidarietà temporaneo, per 5 anni, e progressivo per scaglioni di reddito. Sono cinque le fasce individuate; tra i 100 e i 130 mila euro la aliquota di riduzione è del 15% che sale al 25% tra i 130 e i 200 mila, per poi elevarsi al 35% tra i 350 e i 500 mila euro e giungere al 40% oltre i 500 mila. Si conferma l’esenzione delle pensioni interamente contributive, di quelle di invalidità e dei trattamenti riconosciuti ai superstiti e a favore “delle vittime del dovere o di azioni terroristiche”.

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Perequazione Si raffredda lo schema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici di più cospicuo importo per il periodo 2019-2021. Si prevede la rivalutazione “piena” per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a 3 volte il trattamento minimo INPS. Per quelli superiori a tale soglia si prevede la rivalutazione del 97% per quelli pari o inferiori a 4 volte il trattamento minimo INPS, del 77% per quelli tra 4 e 5 volte, del 52% % tra 5 e 6 volte, del 47% tra 6 e 8 volte, del 45% per quelli tra 8 e 9 volte, del 40% per quelli superiori a 9 volte.Vengono istituiti presso l’INPS appositi Fondi denominati Fondo risparmio sui trattamenti pensionistici di importo elevato.

Quota 100  Con i paletti minimi di 62 anni di età e 38 anni di contributi, diviene una soluzione di flessibilità in uscita temporanea fino al 2021 quando dovrebbe lasciare il posto al pensionamento anticipato con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età.Si prevede una finestra mobile di 3 mesi (6 mesi per i dipendenti pubblici contenendo anche un preavviso di tre mesi).Si introduce una clausola di salvaguardia. Nella ipotesi in cui le domande di pensionamento anticipato dovessero essere maggiori di quelle previste, le finestre potranno essere allungate da 3 a 6 mesi per i lavoratori privati e gli autonomi, mentre ci sarebbe uno slittamento da 6 a 9 mesi per i dipendenti pubblici. Si conferma poi un divieto di cumulo pensione-reddito per chi ha redditi da lavoro superiori ai 5mila euro lordi l’anno con l’individuazione di un periodo variabile rapportato alla distanza dal pensionamento. Per il Governo il meccanismo dovrebbe essere utilizzato l’anno prossimo da 315 mila persone, l’85% degli aventi diritto.

APE sociale

Viene prorogata la misura per gli over 63 in condizione di difficoltà con almeno 30 anni di contributi se disoccupati e 36 se impegnati in lavori gravosi, al 31 dicembre 2019.

Opzione donna

Si prevedeun’ulteriore proroga di opzione donna per fornire soluzioni di uscita anticipata alle lavoratrici, dipendenti e autonome, che potrebbero non riuscire a raggiungere “quota 100” per insufficiente anzianità contributiva o per limiti di età. Rispetto alla versione originaria la soglia di età sarà di 58 anni di età per (59 per le autonome) con 35 anni di anzianità contributiva.

Investimenti qualificati

Si eleva dal 5 al 10% la soglia degli investimenti qualificati utilizzabili da Casse di previdenza dei liberi professionisti e fondi pensione.

Fonte: IPSOA

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