I fondi di Private Debt

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La nuova legislazione in materia di obbligazioni e cambiali finanziarie ha offerto nuove opportunità ai fondi comuni di investimento confluite nel nuovo mercato dei fondi di private debt. Essi sono fondi comuni di investimento la cui politica di investimento si focalizza su strumenti finanziari di debito emessi dalle imprese tra cui obbligazioni, cambiali finanziarie, altre tipologie di strumenti finanziari di debito, nonché finanziamenti, sotto forma di trattativa privata.

I nuovi soggetti presentano alcune caratteristiche richiamabili, sia in termini di struttura giuridica, sia in termini di operatività, ai gestori che operano nel settore del private equity. Per questo motivo, la sigla fondi di private debt è stata utilizzata, da un lato, per richiamare l’assonanza con il mondo del private equity e, dall’altro, per mettere in risalto la principale caratteristica dei nuovi attori, cioè l’investimento in titoli di debito o ibridi e non di capitale di rischio puro.

I fondi di private debt offrono strumenti di debito flessibili e adattabili in relazione alle esigenze delle singole società. Essi differiscono in termini di struttura, durata, costo, garanzie, supporto alla gestione aziendale e tipologia di uscita dal finanziamento.

Il ricorso a un fondo di private debt consente alle imprese di:

  • diversificare le proprie fonti di approvvigionamento di capitali con una struttura più
    bilanciata tra capitale di rischio e capitale di debito;
  • trovare un partner finanziario stabile, con cui condividere progetti di media/lunga scadenza e un interlocutore unico, in quanto spesso i fondi adottano strategie di investimento di tipo buy&hold;
  • avere accesso in modo gratuito alle competenze industriali e di business dei manager dei fondi, che consentono di strutturare operazioni personalizzate ed adattare l’intervento del fondo alle esigenze dell’impresa e della sua proprietà, nonché ai flussi aziendali previsti dal piano industriale dell’azienda;
  • avere accesso a strumenti in grado di ottimizzare la struttura finanziaria dell’impresa (anche in termini di allungamento delle scadenze del debito) e di soddisfare specifiche esigenze finanziarie, anche attraverso prodotti non standard e strutturati;
  • accrescere il potere contrattuale nei confronti del sistema bancario, dei fornitori e dei clienti e, più in generale, nei confronti dei principali interlocutori dell’azienda;
  • farsi conoscere dalla comunità finanziaria attraverso il network dei fondi di private debt.

Fonte: AIFI

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