Avvocati: aprire Partita Iva
Se hai intenzione di aprire Partita Iva per avvocati, devi sapere che esistono diversi passi da seguire.
Cosa devo fare per aprire Partita Iva come avvocato?
- iscriverti all’Albo Professionale della tua categoria;
- aprire la tua posizione fiscale, attivando il numero di Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate (attraverso la compilazione del modello AA9/12);
- iscriverti alla Cassa Forense, ossia la Cassa previdenziale per avvocati.
Non dovrai aprire posizione contributiva presso l’Inps, in quanto pagherai i tuoi contributi previdenziali obbligatori già alla Cassa Forense (a meno che non svolgi anche un lavoro dipendente).
Inoltre, se lavori in piena autonomia (senza cioè alcun lavoratore alle tue dipendenze) non avrai nemmeno l’obbligo assicurativo Inail.
Il codice ATECO da utilizzare per la tua attività di avvocato è 69.10.10 – Attività degli studi di legali: dovrai comunicarlo all’Agenzia delle Entrate proprio attraverso il modello AA9/12.
Aprire Partita Iva per avvocati Regime Forfettario o Semplificato: le differenze
Mi conviene adottare il Regime Forfettario o il Semplificato?
Prima di poter scegliere, devi verificare di rispettare i loro requisiti di accesso:
- In Semplificato non devi aver conseguito ricavi per più di 400.000 euro se vendi servizi, oppure 700.000 se svolgi un altro tipo di attività.
- In Forfettario i tuoi ricavi non devono eccedere 65.000 euro;
Devi, inoltre, assicurarti di non ricadere in nessuna delle cause di esclusione dal Regime Forfettario.
Cosa cambia tra Forfettario e Semplificato?
In Forfettario saresti soggetto ad un’unica imposta sostitutivaI del 15% (o del 5%, come vedremo nel prossimo paragrafo), mentre in Semplificato le aliquote Irpef vanno dal 23% al 43% in base alla tua fascia di reddito.
Non sono diverse solamente le aliquote di imposta
Infatti, a differenziarsi sono anche i metodi attraverso i quali si calcola l’imposta:
- In Semplificato, il reddito imponibile si calcola attraverso la sottrazione ricavi meno costi.
Sul reddito imponibile appena determinato agiranno le diverse aliquote previste (in base alla fascia di reddito in cui si rientra) e si giungerà all’importo da versare allo Stato.
- In Forfettario, attraverso il coefficiente di redditività da applicare ai ricavi è possibile trovare il reddito imponibile su cui agirà l’aliquota di imposta.
Il coefficiente di redditività ha un valore percentuale ed è diverso per ogni attività (per te che sei avvocato è pari al 78%).
Quindi attraverso la formula ricavi x coefficiente di redditività si ottiene il reddito imponibile lordo.
Da questo possiamo dedurre i contributi obbligatori versati nell’anno e poi applicare l’aliquota di imposta al 15% (o del 5%).
Quali sono i vantaggi del Forfettario rispetto al Semplificato?
- Non sei obbligato ad emettere la fattura elettronica.
- Puoi non applicare la ritenuta d’acconto sulle fatture che emetti.
- Non vi è applicazione dell’Iva, quindi non dovrai inserire l’Iva nelle fatture che emetti.
Questo significa anche che non sarai tenuto al versamento e alla liquidazione dell’Iva.
Peratnto, dovrai assolvere l’imposta di bollo di 2 euro per ogni fattura con un importo superiore a 77,47 euro.
Il Forfettario conviene sempre?
A causa del suo particolare metodo di determinazione dei costi attraverso il coefficiente di redditività, il Regime forfettario non è sempre conveniente.
Si riscontra poca convenienza nel Forfettario soprattutto quando il contribuente ha sostenuto molte spese personali che con il Forfettario non potrebbe più portare in detrazione, oppure quando sostiene più costi di quelli che gli vengono riconosciuti dal coefficiente di redditività.
Tasse al 5% per le nuove Partite Iva avvocati in regime forfettario. Puoi accedere?
Il Forfettario permette a chi avvia una nuova attività di usufruire di un’aliquota d’imposta ridotta al 5% per 5 anni.
Verifica solamente di rispettare i seguenti limiti:
- Devi rispettare i limiti previsti dal Forfettario;
- Se rilevi un’attività già avviata da un altro soggetto, devi verificare che egli nell’anno precedente rispettasse i limiti per poter accedere al Forfettario;
- Inoltre, non puoi semplicemente proseguire un’attività svolta in precedenza, anche se la svolgevi come lavoratore dipendente o attraverso un’impresa familiare;
- Infine, nei tre anni precedenti all’apertura della tua Partita Iva, non puoi aver svolto attività d’impresa anche in forma associata o familiare.
N.B: se sei in Semplificato o in Ordinario e vuoi passare al Forfettario con tassazione al 5%, hai la possibilità di farlo anche se non stai aprendo una nuova Partita Iva (chiaramente se rispetti i limiti sopra).
L’importante è però che tu sia ancora nel quinquennio di apertura (potrai usufruire dell’aliquota ridotta per gli anni che restano a concludere il quinquennio).
Tasse da pagare nell’anno in Forfettario per una Partita Iva come avvocato
Quali tasse devo pagare aderendo al Regime forfettario con la mia Partita Iva da avvocato?
Durante l’anno dovrai versare:
- L’imposta sostitutiva con aliquota pari al 15% (o al 5%).
- I contributi previdenziali obbligatori alla Cassa Forense
Esempio tasse da pagare in Regime forfettario:
Ricavi: € 58.000
Coefficiente di redditività: 78%
Reddito: € 45.240 (58.000 x 78%)
Imposta sostitutiva del 15%: € 6.786 (45.420 x 15%)
N.B: per semplicità non abbiamo dedotto dal reddito imponibile lordo i contributi previdenziali versati durante l’anno.
Per quanto riguarda i contributi obbligatori, dovresti fare riferimento alle indicazioni fornite dalla Cassa Forense.
In breve, alla Cassa Forense:
- versi il contributo soggettivo, che varia in base al tuo reddito.
- paghi il contributo integrativo.
- devi il contributo di maternità, che ogni anno subisce delle variazioni da parte del Consiglio di Amministrazione della Cassa.
Per quanto concerne il primo dei tre, ti informiamo che dovrai versare il contributo minimo soggettivo, cioè un contributo fisso di 2.875 euro a prescindere dal reddito.
Anche il contributo integrativo prevede un contributo minimo fisso, ma il versamento di questo è stato temporaneamente sospeso dal 2018 al 2022.
Scadenze acconti e saldo avvocati in Regime forfettario
Quando sono le scadenze delle tasse in Regime Forfettario?
Entro il 30 Giugno dovrai versare:
- Saldo dell’imposta sostitutiva relativa all’esercizio precedente.
- acconto pari al 40% dell’imposta sostitutiva.
Tali importi possono essere suddivisi fino a 6 rate, la cui ultima deve essere versata entro il 16 Novembre.
Entro il 30 Novembre devi invece versare
- secondo acconto (60%) dell’imposta sostitutiva.
Importo non rateizzabile.
Per quanto concerne i contributi previdenziali obbligatori, devi rispettare la disciplina della Cassa Forense.
Infine, il premio Inail (a patto che tu abbia l’obbligo di iscriverti all’Inail), dovrai pagarlo entro il 16 Maggio, ma puoi decidere di rateizzare l’importo in 4 rate, di cui l’ultima il 18 Novembre.
Costi per l’apertura di una Partita Iva per avvocati in Forfettario
Se ancora non hai aperto Partita Iva come avvocato, puoi contattarci, per consulenza in materia di apertura della Partita Iva, ma anche l’iscrizione alla Cassa Forense, la gestione della tua contabilità in Forfettario, la dichiarazione dei redditi, assistenza e consulenza dedicata, la verifica immediata delle tasse che devi ancora pagare e la compilazione degli F24.