Balzo di raccolta per l’equity crowdfunding italiano a 103 mln euro nel 2020 dai 65 mln del 2019. Lo rileva CrowdfundingBuzz

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equity crowdfunding raccolta

Le piattaforme italiane di equity crowdfuding hanno registrato un boom di raccolta nel 2020 a ben 103 milioni di euro spalmati su 159 campagne, in netto rialzo dai 65 milioni raccolti nel 2019 su 139 campagne (si veda altro articolo di BeBeez). Il dato emerge da CrowdfundingBuzz (edito da EdiBeez srl, così come BeBeez).

Il boom vero e proprio si è registrato nell’ultimo trimestre dell’anno con una raccolta record di oltre 47 milioni e 61 campagne finanziate con successo. E’ molto probabile che, tra le ragioni del record di raccolta dell’ultimo trimestre, ci sia anche la scadenza al 31 dicembre dell’incentivo fiscale del 50%, per cui molte società hanno preferito o definire la scadenza prima della fine dell’anno o anticipare a dicembre la scadenza prevista a inizialmente a gennaio. Le campagne chiuse nel solo mese di dicembre sono state infatti ben 36 per una raccolta complessiva di 27,7 milioni, pari a poco meno del 60% di tutto il quarto trimestre.

Di questo totale di 103 milioni raccolti, 29,3 milioni di euro riguardano 19 campagne relative a progetti immobiliari (dai 16,5 milioni del 2019 per 15 campagne), mentre i restanti 74 milioni riguardano 140 campagne condotte da startup e pmi non immobiliari.

Più nel dettaglio, delle 140 campagne di equity crowdfunding condotte nell’anno da aziende non nel settore immobiliare, 32 hanno superato i 500 mila euro, mentre 19 hanno raccolto almeno un milione di euro per una raccolta complessiva di circa 42 milioni. Se consideriamo anche le operazioni immobiliari, nel 2020 sono state 33 le campagne che hanno raccolto più di 1 milione di euro, contro le 22 del 2019. Ma il totale raccolto è raddoppiato, passando da 35 a 70 milioni e, infatti, la raccolta media è passata da 1,4 milioni a 1,9 milioni.

Le due operazioni più importanti hanno riguardato due veicoli di investimento. Fin-Novia, una newco creata ad hoc per convogliare capitale di privati nell’investimento in un bond convertendo di e-Novia, una fabbrica di startup. Fin-novia ha raccolto be 7,15 milioni di euro su BackToWork, soprattutto grazie alla partecipazione alla campagna da parte dei clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking. A poca distanza c’è poi la raccolta di un altro veicolo di investimento, cioè Red Fish LongTerm Capital che ha raccolto 6,17 milioni di euro su Opstart. Red Fish Long Term Capital è una holding di partecipazioni che investe in pmi con un ebitda sotto i 10 milioni di euro.

In totale le holding che investono prevalentemente in startup e pmi innovative hanno raccolto in equity crowdfunding ben 23,7 milioni nel 2020 (contro i soli 3,5 milioni del 2019) in 12 campagne (contro 5 l’anno prima) con una raccolta media che è passata da 700 mila euro a 1,97 milioni.

Tornato al dato complessivo, la raccolta media di ciascuna campagna è ben più bassa, anche se in netta crescita: 648 mila euro contro 472 mila. Ed è cresciuto considerevolmente anche l’investimento medio dei singoli investitori nelle varie compagne, che è passato da 3.600 a 5.500 euro. A questo proposito va sottolineato anche che se l’importo investito mediamente da ciascun investitore nei progetti immobiliari e in quelli relativi a startup e pmi è molto simile (5.200 euro per i primi e 4.100 euro per i secondi), l’importo medio investito in veicoli di investimento è di un altro ordine di grandezza e cioè 22.600 euro. Evidentemente, gli investitori, anche quelli più sofisticati, preferiscono affidarsi a chi seleziona le imprese a livello professionale invece che investire direttamente in singole società.

Piattaforme equity crowdfunding

Le prime 7 piattaforme di crowdfunding, ovvero quelle che dal loro lancio hanno raccolto almeno 10 milioni, nel 2020 rappresentano il 95% dell’intera raccolta. Le stesse piattaforme, nel 2019, avevano raccolto l’88% del totale. Di queste 7 piattaforme 5 sono generaliste (Opstart con 22 milioni raccolti nel 2020; CrowdFundMe con 15 milioni; Backtowork con 14 milioni; Mamacrowd con 13 milioni; Two Hundred con 6,7 milioni) e 2 immobiliari (Walliance con 13 milioni; Concrete Investing con 12,8 milioni).

Le altre piattaforme che hanno chiuso almeno una campagna di successo nel 2020 sono 11 (esattamente come nel 2019) e hanno raccolto complessivamente 3,8 milioni. Dal lancio, le piattaforme che hanno raccolto di più sono Mamacrowd (41 milioni e 87 campagne di successo), Crowdfundme (37 milioni e 97 campagne), Opstart (31,7 milioni e 79 campagne), Walliance (30,5 milioni e 24 campagne), Backtowork (25,4 milioni e 74 campagne), Concrete Investing (18,6 milioni e 10 campagne), Two Hundred (17,9 milioni e 40 campagne).

Per Opstart e Backtowork il 2020 è stato un anno particolarmente significativo. La prima, che nel 2019 aveva raccolto 4,6 milioni, nel 2020 ne ha raccolti addirittura 22. La seconda ha raddoppiato la sua raccolta, passando 7,1 a 14,3 milioni.

Per quest’anno, CrowdfundingBuzz si aspetta un periodo di transizione, dove la raccolta crescerà ancora, ma meno velocemente rispetto agli ultimi anni. Inoltre entro la fine del 2021 l’ESMA  dovrà emanare le regole attuative del nuovo Regolamento europeo sul crowdfunding, approvato in via definitiva dal Parlamento Ue lo scorso ottobre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), a cui si dovranno adeguare tutte le piattaforme per poter operare a partire dal 2022-2023. Per le piattaforme italiane, molte disposizioni sono già previste dal regolamento Consob, ma ci sono alcuni elementi, alcuni dei quali ancora non ben definiti, che potrebbero imporre modifiche, anche strutturali, nel modo di operare delle piattaforme, per essere competitive con le loro omologhe di altri Paesi.

Fonte: BeBeez

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