I fondi di Private Debt

La nuova legislazione in materia di obbligazioni e cambiali finanziarie ha offerto nuove opportunità ai fondi comuni di investimento confluite nel nuovo mercato dei fondi di private debt. Essi sono fondi comuni di investimento la cui politica di investimento si focalizza su strumenti finanziari di debito emessi dalle imprese tra cui obbligazioni, cambiali finanziarie, altre tipologie di strumenti finanziari di debito, nonché finanziamenti, sotto forma di trattativa privata.

I nuovi soggetti presentano alcune caratteristiche richiamabili, sia in termini di struttura giuridica, sia in termini di operatività, ai gestori che operano nel settore del private equity. Per questo motivo, la sigla fondi di private debt è stata utilizzata, da un lato, per richiamare l’assonanza con il mondo del private equity e, dall’altro, per mettere in risalto la principale caratteristica dei nuovi attori, cioè l’investimento in titoli di debito o ibridi e non di capitale di rischio puro.

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Cronos Capital Partners rileva la maggioranza del tè Everton in club deal con investitori privati

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Cronos Capital Partners, holding di partecipazioni interamente controllata dai soci fondatori Alessandro Besana Lorenzo Bovo e dall’associate Nicola Ambrosio, insieme a un club deal di investitori privati di primario standing legati al mondo dell’imprenditoria italiana e dell’alta finanza, ha rilevato la maggioranza di Everton, società genovese attiva nella produzione di tè, tisane e preparati solubili per il segmento private label della GDO. A vendere sono state le famiglie Dodero e Donelli. Filippo e Federico Dodero rimarranno alla guida del gruppo, garantendo continuità aziendale congiuntamente a Federico Figini, cfo del gruppo (si veda qui il comunicato stampa).

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Balzo di raccolta per l’equity crowdfunding italiano a 103 mln euro nel 2020 dai 65 mln del 2019. Lo rileva CrowdfundingBuzz

equity crowdfunding raccolta

Le piattaforme italiane di equity crowdfuding hanno registrato un boom di raccolta nel 2020 a ben 103 milioni di euro spalmati su 159 campagne, in netto rialzo dai 65 milioni raccolti nel 2019 su 139 campagne (si veda altro articolo di BeBeez). Il dato emerge da CrowdfundingBuzz (edito da EdiBeez srl, così come BeBeez).

Il boom vero e proprio si è registrato nell’ultimo trimestre dell’anno con una raccolta record di oltre 47 milioni e 61 campagne finanziate con successo. E’ molto probabile che, tra le ragioni del record di raccolta dell’ultimo trimestre, ci sia anche la scadenza al 31 dicembre dell’incentivo fiscale del 50%, per cui molte società hanno preferito o definire la scadenza prima della fine dell’anno o anticipare a dicembre la scadenza prevista a inizialmente a gennaio. Le campagne chiuse nel solo mese di dicembre sono state infatti ben 36 per una raccolta complessiva di 27,7 milioni, pari a poco meno del 60% di tutto il quarto trimestre.

Di questo totale di 103 milioni raccolti, 29,3 milioni di euro riguardano 19 campagne relative a progetti immobiliari (dai 16,5 milioni del 2019 per 15 campagne), mentre i restanti 74 milioni riguardano 140 campagne condotte da startup e pmi non immobiliari.

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Notizie da KKR, IK Investment Partners, One Rock Capital Partners, EW GROUP, Vanguard

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KKR Acquisition Holdings I, una SPAC promossa da KKR e da Glenn Murphy, fondatore e ceo della società di investimento orientata al consumatore FIS Holdings ed ex ceo di The Gap and Shoppers Drug Mart Corporation, ha presentato istanza alla SEC per raccogliere fino a un miliardo di dollari (si veda qui renaissance capital). La SPAC con sede a New York offre 100 milioni di azioni a  10 dollari ciascuna. Ciascuna unità è composta da una quota di azioni ordinarie e un terzo di un warrant, esercitabile a 11,50 dollari. La Spac intende sfruttare l’esperienza del proprio management e rivolgersi a un business nei settori consumer o retail, concentrandosi su temi chiave tra cui la trasformazione digitale e l’adozione dell’e-commerce, salute e benessere, valore e premiumization. Citi è sole bookrunner dell’operazione.

IK Investment Partners com il suo Fondo IK IX è entrata in trattative esclusive per acquisire una quota di maggioranza in Innovad Group dal ceo e fondatore Jamal Al-Saifi (si veda qui il comunicato stampa). Innovad è un fornitore globale di soluzioni per la salute e la nutrizione animale, rivolto principalmente al segmento dei suini e del pollame, nonché al segmento dei ruminanti. L’azienda impiega oltre 80 persone in tutto il mondo, inclusi veterinari e nutrizionisti che collaborano con i clienti per sviluppare soluzioni su misura per migliorare la salute del bestiame. Fondata nel 2010, la società ha sede ad Anversa, in Belgio, e serve 65 paesi attraverso uffici di vendita locali e una rete di distributori esclusivi. La società si rivolge principalmente ai segmenti di alta salute intestinale e controllo dello stress da micotossine attraverso un’offerta innovativa. È anche attivo in conservanti, aiuti digestivi, attrattivi per mangimi e pigmenti, consentendogli di soddisfare una vasta gamma di esigenze sperimentate in azienda attraverso programmi di salute animale completi. Nell’ultimo decennio Innovad si è espansa in modo significativo attraverso una crescita organica, acquisizioni e joint venture strategiche, con una crescita del fatturato annuale a due cifre.

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Effetto «trascinamento» se dopo il rientro l’impatriato inizia due attività

Per l’Agenzia, è sufficiente che il nesso tra rientro e inizio dell’attività sia verificato in relazione alla prima attività iniziata

Il meccanismo di accesso all’agevolazione relativa ai c.d. impatriati può presentare alcune peculiarità laddove il soggetto che si trasferisce in Italia inizi, subito dopo il trasferimento, una prima attività, ad esempio di lavoro dipendente, e, successivamente, una seconda attività che attribuisca una categoria di reddito diversa, ad esempio di lavoro autonomo, pur sempre ammessa nel perimetro oggettivo dell’agevolazione.

Per meglio chiarire la questione si prenda il caso di un lavoratore, rientrato in Italia a dicembre 2020, che inizi un’attività di lavoro dipendente a gennaio 2021 e successivamente avvii un’attività di lavoro autonomo.
La situazione illustrata pone una prima problematica legata alla formulazione dell’art. 16 del DLgs. 147/2015 il quale riconosce i benefici del regime dei c.d. impatriati ai soggetti che si trasferiscono in Italia e iniziano in Italia un’attività lavorativa; ciò, anche a seguito della riformulazione della norma ad opera del DL 34/2019, applicabile alla situazione summenzionata.

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Come mettersi in proprio

Come mettersi in proprio senza paura del fisco

Mettersi in proprio per fondare un’azienda o diventare libero professionista è il sogno di tanti lavoratori dipendenti e di altrettanti giovani alla prima esperienza lavorativa.

Le motivazioni che spingono ad avviare un’attività imprenditoriale sono le più svariate: la necessità di inventarsi il lavoro, migliorare le condizioni economiche, il desiderio di indipendenza, la volontà di fare la differenza in ambito sociale, assecondare le proprie passioni personali e la creatività.

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Iscrizione VIES

 I soggetti titolari di partita IVA che intendono effettuare operazioni di acquisto o di vendita con i paesi UE devono avere una partita IVA comunitaria, riconosciuta a livello europeo. La partita IVA comunitaria, richiede l’iscrizione al Vies, ovvero una banca dati sulle partite I V A gestita a livello europeo.

Vediamo nel dettaglio cos’è il VIES, quali sono i soggetti obbligati al VIES iscrizione 2020, la procedura online che consente a imprese e professionisti di effettuare operazioni intracomunitarie e come verificare se una partita IVA è iscritta al VIES.

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Nuova fattura elettronica dal 2021

Fattura elettronica: dal 1° gennaio 2021 cambiano le specifiche tecniche. Novità circa la compilazione del tracciato XML da trasmettere al SdI e semplificazione per la creazione del documento elettronico in caso di integrazione dell’IVA per l’applicazione del reverse charge interno ed esterno.

L’Agenzia delle Entrate è intervenuta con il provvedimento n.166579/2020 del 20 aprile 2020, aggiornando le specifiche tecniche del tracciato xml della fattura elettronica. La nuova versione in vigore 1.6.1 sostituisce la precedente versione 1.6, approvata con provvedimento n. 99922 del 28 febbraio 2020.

E’ previsto un periodo transitorio di applicazione sino a fine anno, dal 1° gennaio 2021 diventeranno obbligatorie le nuove specifiche tecniche. Si tratta di nuovi schemi ed i nuovi controlli, per rendere più puntuali le codifiche “TipoDocumento” e “Natura”.

Fino al 31 dicembre 2020 il Sistema di interscambio accetta le fatture elettroniche predisposte con ambedue gli schemi. In questo contributo andremo a vedere le nuove specifiche tecniche da utilizzare per la fatturazione elettronica e come queste novità impattano concretamente nell’applicazione del reverse charge con la possibilità di emissione di un documento elettronico legato all’integrazione della fattura.

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Il ristoratore invia i corrispettivi giornalieri al lordo delle fatture elettroniche emesse

La domanda

L’attività di ristorazione (tenuta all’invio dei corrispettivi telematici) spesso su richiesta di alcuni clienti operatori economici, emette, per il servizio reso, la relativa fattura compresa nei corrispettivi (elettronica). Nel caso specifico, relativamente all’adempimento normativo dell’invio dei corrispettivi telematici, come deve comportarsi? Deve inviare il flusso del totale dell’incasso giornaliero (comprensivo di fatture elettroniche emesse)? Oppure deve inviare il flusso dei corrispettivi giornalieri al netto delle fatture elettroniche emesse?

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Commercialisti e Dogane insieme per l’internazionalizzazione

Una collaborazione tra Dogane e commercialisti per favorire l’internazionalizzazione. È quanto prevede il protocollo d’intesa firmato dal presidente del Consiglio nazionale della categoria Massimo Miani e il direttore generale dell’agenzia delle Dogane Marcello Minenna. L’obiettivo: pianificare azioni, eventi e focus tematici che rendano agevole l’accesso agli strumenti e alle semplificazioni previste dalla normativa doganale, così da contribuire allo sviluppo economico dell’Italia.

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