Società immobiliari: gestione e disciplina fiscale e contabile degli immobili


Alle società immobiliari e alla gestione e disciplina fiscale e contabile degli immobili è dedicata la nota operativa n. 16/2018 dell’Accademia Romana di Ragioneria. La nota operativa descrive i vari aspetti riguardanti la disciplina civilistica e fiscale e la corretta gestione delle società immobiliari. La peculiarità di queste società immobiliari è che la definizione delle stesse non è contemplata né dal Codice civile né dalla normativa fiscale, però nella pratica esse sono società che dispongono di un patrimonio immobiliare e svolgono prevalentemente attività inerenti la gestione o la compravendita di beni immobili.

Con la nota operativa n. 16/2018, l’Accademia Romana di Ragioneria analizza i vari aspetti riguardanti la disciplina civilistica e fiscale e la corretta gestione delle società immobiliari atteso che delle stesse non è contemplata – né dal Codice civile né dalla normativa fiscale – un’esatta definizione.

Aspetti giuridici

Le società immobiliari svolgono attività inerenti la gestione o la compravendita di beni immobili e possono essere distinte in:

– Immobiliari di compravendita, cioè quelle che si occupano prevalentemente di acquisto e vendita di immobili;

– Immobiliari di gestione: quelle che svolgono prevalentemente l’attività di locazione di immobili (terreni o fabbricati);

– Immobiliari di costruzione: quelle che hanno per oggetto esclusivo o prevalente la costruzione di fabbricati.

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Gli inventori della ragioneria

Benedetto Cotrugli

Autore Cotrugli, Benedetto Titolo Della mercatura et del mercante perfetto Casa editrice Libraria del Bozzola Data di pubblicazione 1602Luogo di pubblicazione Brescia Lingua Italian Descrizione [6], 10, 9-213 [i.e. 203], [1] p. ; 8° Institution Fondazione Mansutti    Localizzazione Milano

Mercante di formazione, osservò con interesse le metodiche di contabilizzazione utilizzate fino a quel tempo componendo sul tema la sua opera più nota: il libro Della Mercatura e del Mercante Perfetto, stampato per la prima volta a Venezia nel 1573 (seconda edizione ivi, 1602), sia pure scritto parecchi decenni prima. Attualmente è ritenuto il primo illustratore della ‘partita doppia’, sistema contabile che introdusse anche nella zecca di Napoli.

Si riporta di seguito un estratto dell’opera di Cotrugli sulla partita doppia:

Un mercante qualunque sia la sua attività e con riguardo a ogni dimensione, deve tenere almeno tre libri, cioè le ricordanze (oggi “prima nota”), il giornale e il libro mastro.
Per procedere con ordine, cominceremo dal libro mastro, che deve essere ordinato alfabeticamente per poter trovare presto quello che vuoi…

Ad esempio, se hai cento pezze di panni che ti costano mille ducati, scriverai così: il capitale deve avere al tal giorno del mese mille ducati per cento pezze di panni che mi trovo ad avere, avendo posto che i panni devono dare per questo medesimo importo alla tal pagina del libro mastro…

E così ogni partita che si scrive nel libro deve essere scritta due volte, una volta facendo debitore colui che deve dare, l’altra facendo creditore colui che deve avere…

Fra Pacioli


Il Ritratto di Luca Pacioli, è un enigmatico dipinto, conservato nella Pinacoteca del museo nazionale di Capodimonte, raffigurante il frate matematico autore della Summa de Arithmetica e del De Divina Proportione attribuito in maniera controversa al pittore rinascimentale Jacopo de’ Barbari.

FraLuca Bartolomeo de Pacioli o anche Paciolo (Borgo Sansepolcro1445 circa – Roma19 giugno 1517) è stato un religiosomatematico ed economistaitaliano, autore della Summa de Arithmetica, Geometria, Proportioni e Proportionalità e della Divina Proportione. Egli è riconosciuto come il fondatore della ragioneria.

Legge di Bilancio 2019: via libera al maxiemendamento

Via libera del Senato con 167 voti a favore, 78 contrari e 3 astenuti alla legge di Bilancio 2019 che, dunque, si avvia all’approvazione definitiva alla Camera. Quali sono le principali novità per professionisti ed aziende, alla luce del maxiemendamento e degli emendamenti presentati in Commissione Bilancio? Oltre alla sterilizzazione degli aumenti delle aliquote IVA, si prevede l’istituzione della web tax per chi presta servizi digitali, la riduzione delle tariffe dei premi INAIL, l’introduzione della tassa ambientale che graverà sulle auto con determinate caratteristiche. Per il reddito di cittadinanza si attende lo specifico decreto collegato che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri a inizio gennaio e la partenza dovrebbe posizionarsi nel primo trimestre 2019. Si interviene anche su pensioni d’oro e perequazione. In attesa poi del decreto collegato sul “pacchetto previdenza” con l’introduzione di quota 100, per cui si è negoziata una riduzione delle risorse stanziate, la proroga dell’APE sociale e il rispristino di Opzione donna. La legge di Bilancio 2019 prosegue il percorso parlamentare dopo avere superato lo “scoglio europeo”, rivedendo il rapporto deficit/PIL dal 2,4 al 2,04%.

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Fatturazione elettronica

Dal 1° gennaio 2019 tutte le fatture emesse, a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, potranno essere solo fatture elettroniche.

L’obbligo di fattura elettronica, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, vale sia nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio è effettuata tra due operatori Iva (operazioni B2B, cioè Business to Business), sia nel caso in cui la cessione/prestazione è effettuata da un operatore Iva verso un consumatore finale (operazioni B2C, cioè Business to Consumer). Le regole per predisporre, trasmettere, ricevere e conservare le fatture elettroniche sono definite nel provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018 pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Per supportare gli operatori Iva, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione diversi servizi gratuiti per predisporre agevolmente le fatture elettroniche, per trasmetterle e riceverle, per conservarle nel tempo in maniera sicura e inalterabile nonché per consultare e acquisire la copia originale delle fatture elettroniche correttamente emesse e ricevute.

È sempre possibile utilizzare software e servizi reperibili sul mercato, purché conformi alle specifiche tecniche allegate al citato provvedimento del 30 aprile 2018.