Regole contabili applicate da soggetti IAS/OIC adopter. Il Fisco può giudicarne la validità?

A seguito delle significative modifiche normative riguardanti il bilancio d’esercizio, molte scelte civilistiche assumono ora rilevanza anche ai fini fiscali. Sembra quindi del tutto coerente che il Fisco possa procedere al riscontro della corretta applicazione delle regole contabili, proprio perché queste assumono valenza anche fiscale. Se l’ipotesi di palese errata applicazione di un principio contabile è, però, suscettibile di reazione da parte del Fisco mediante rettifica della dichiarazione dei redditi, desta perplessità l’eventuale reinterpretazione dei fatti presupposto e, quindi un apprezzamento della situazione di fatto tale da far preferire al Fisco l’applicazione di una regola diversa da quella adottata dal soggetto controllato.

http://www.ipsoa.it/documents/bilancio-e-contabilita/bilancio/quotidiano/2019/02/08/regole-contabili-applicate-da-soggetti-ias-oic-adopter-fisco-puo-giudicarne-validita

Accordo Italia-Cina: nuove opportunità per le imprese

Il Memorandum of understanding siglato dall’Italia con la Cina, che spaventa una parte dell’UE, non è un accordo commerciale, bensì una dichiarazione di comuni intenti basata su principi che guideranno la collaborazione bilaterale e che possono sintetizzarsi nel rispetto degli obiettivi della Carta delle Nazioni Unite, delle leggi e dei regolamenti nazionali. In particolare, l’intesa vuole favorire la creazione di nuove infrastrutture nel settore dei trasporti per ridurre i costi di movimentazione delle merci, potenziando, in primo luogo, i porti di Trieste e Genova. Qual è il giudizio europeo?

http://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2019/03/30/accordo-italia-cina-nuove-opportunita-imprese

Bonus quotazione PMI: domanda entro il 31 marzo

Le PMI che hanno ottenuto nel 2018 la quotazione in un mercato regolamentato, o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro UE o dello Spazio economico europeo devono inoltrare domanda al Ministero dello Sviluppo Economico per poter fruire del credito d’imposta introdotto dalla legge di Bilancio 2018, entro il 31 marzo 2019. Invece, entro il prossimo 30 aprile, il Ministero comunicherà all’impresa il riconoscimento, ovvero il diniego, dell’agevolazione e l’importo effettivamente spettante. Il bonus è fruibile esclusivamente in compensazione, tramite modello F24, a decorrere dal decimo giorno lavorativo del mese successivo a quello in cui è stato comunicato alla società il riconoscimento del credito d’imposta.

http://www.ipsoa.it/documents/finanziamenti/imprenditoria/quotidiano/2019/03/30/bonus-quotazione-pmi-domanda-entro-31-marzo

Le principali scadenze 2019

A partire dal 1° gennaio 2019 è entrato a pieno regime l’obbligo di adozione della fatturazione elettronica in formato XML con transito obbligatorio per il S.D.I. sia nei rapporti B2B che B2C, tra soggetti residenti o stabiliti; fatturazione elettronica che fa venire meno il c.d. spesometro per il quale però nel 2019 saranno da effettuare, entro il 28 febbraio le comunicazioni afferenti l’ultimo semestre 2018 o gli ultime due trimestri per chi non ha scelto l’invio semestrale; ma questa, al di là delle scadenze fiscali di routine, è solo una delle date da evidenziare nel 2019; basti pensare a quelle legate alle nuove disposizioni introdotte dal Decreto Fiscale 119/2018, disposizioni che portano diverse scadenze legate ad esempio alla rottamazione-ter o alle novità di cui alla Legge di Bilancio 2019 che è intervenuta ampliando le possibilità di accesso al regime forfettario a cui è legato l’obbligo di comunicare all’Inps entro il 28 febbraio l’eventuale adesione al regime contributivo agevolato con riduzione del 35% del monte contributivo.

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Rateizzazione avvisi 36bis e 36ter

Il versamento delle somme dovute a seguito dell’attività di controllo automatizzato (articolo 36-bis Dpr 600/1973 e articolo 54-bis Dpr 633/1972) e controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter Dpr 600/1973) può essere rateizzato (articolo 3-bis Dlgs 462/1997).

Il Dlgs 159/2015 (entrato in vigore il 22 ottobre 2015) ha modificato la disciplina della rateazione.

La nuova disciplina prevede:

  • l’aumento del numero massimo di rate trimestrali, per importi dovuti fino a 5.000 euro, che passa da 6 a 8 (resta fermo, invece, il numero massimo di 20 rate per importi superiori a 5.000 euro)
  • l’introduzione del principio di “lieve inadempimento” (articolo 15-ter Dpr 602/1973)
  • in caso di decadenza dalla rateazione, l’iscrizione a ruolo dei soli “residui” importi dovuti a titolo di imposta, interessi e sanzioni in misura piena
  • la modifica dei termini di notifica delle cartelle di pagamento relative alle ipotesi di decadenza dalla rateazione e di tardività nel versamento delle rate successive alla prima (entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di scadenza dell’ultima rata del piano di rateazione, mentre la disciplina previgente stabiliva che la notifica della cartella fosse effettuata entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di scadenza della rata non pagata o pagata in ritardo).
  • La nuova disciplina si applica anche alle somme da versare a seguito del ricevimento di una comunicazione riguardante l’esito dell’attività di liquidazione effettuata sui redditi soggetti a tassazione separata.

Le modifiche si applicano a decorrere dalle dichiarazioni relative al periodo di imposta:

  • 2014, per la rateazione delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato
  • 2013, per la rateazione delle somme dovute a seguito del controllo formale
  • 2013, per la rateazione delle somme dovute a seguito della liquidazione dell’imposta dovuta sui redditi soggetti a tassazione separata, percepiti a titolo di emolumenti arretrati e simili
  • 2012, per la rateazione delle somme dovute a seguito della liquidazione dell’imposta dovuta sui redditi soggetti a tassazione separata, percepiti a titolo di TFR, indennità equipollenti, altre indennità e somme, prestazioni in forma di capitale.

Relativamente ai periodi d’imposta precedenti continua ad applicarsi la disciplina previgente (articolo 3-bis del Dlgs n° 462/1997, nella versione in vigore fino al 21 ottobre 2015).

Regime forfettario 2019

La prima fase dell’«operazione flat tax» annunciata dal Governo prende avvio dalle partita Iva. Con la legge di Bilancio (145/2018) è stata allargata la porta d’accesso al regime forfettario, che prevede per gli autonomi – professionisti o imprenditori – la tassa piatta al 15%, sostituiva dell’imposta sul reddito, delle addizionali regionali e comunali e dell’Irap. Tassa che si riduce al 5% per le persone fisiche che iniziano nuove attività, per il periodo d’imposta di avvio e per i quattro anni successivi.

Senza dimenticare il vantaggio di non dover emettere le fatture in formato elettronico (tranne quelle, eventuali, verso la Pa) e di non dover conservare in modalità elettronica le e-fatture ricevute (a meno che il contribuente non abbia comunicato al proprio fornitore la Pec o il codice destinatario).

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Divieto fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie

Che la fattura elettronica potesse costituire un problema, soprattutto in materia di privacy, è circostanza nota, così come è noto che tra le categorie maggiormente interessate dalla questione vi sono gli operatori sanitari, in stretta connessione con la tipologia di dato trattato. Per questa ragione, sul punto era già intervenuto il DL 119/2018, con introduzione dell’articolo 10-bis (Disposizioni di semplificazione in tema di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari) che prevedeva l’esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica – limitato all’anno 2019 – per i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, con riferimento alle fatture i cui dati sono inviati al Sistema tessera sanitaria.
Tale articolo 10-bis del D.L. 119/2018, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, è stato nuovamente “rimaneggiato”, seppure con una riformulazione che non si può definire “felice”, in sede di Legge di Bilancio 30 dicembre 2018 n. 145. 

Fonte: Fiscal Focus


La contabilizzazione delle trasformazioni societarie progressive

La contabilizzazione delle trasformazioni di società di persone in società di capitali, per le quali manca uno specifico principio contabile, risente sia delle norme fiscali in materia, sia della previsione civilistica per cui il capitale deve essere determinato sulla base dei valori attuali degli elementi dell’attivo e del passivo, come risultanti dall’apposita relazione giurata di stima, da cui consegue la possibilità di contabilizzare i plusvalori latenti nel patrimonio della società; di contro la contabilizzazione dei minusvalori latenti deve intendersi obbligatoria. Con il presente contributo si intendono trattare organicamente le varie problematiche che tali interferenze comportano sul bilancio di una società oggetto di trasformazione progressiva. La trasformazione è quella operazione straordinaria di tipo corporativo che consiste nella modifica della forma giuridica di una società commerciale, da un tipo ad un altro. Essa si sostanzia in una modifica del contratto sociale, senza che ciò comporti la creazione di un nuovo soggetto distinto da quello originario ed è, di conseguenza, caratterizzata dalla piena continuità dei rapporti giuridici (“diritti”, “obblighi” e “rapporti processuali”).

Fonte: IPSOA

Powell stokes market rally with promise of ‘patience’ on rate rises

Fed chair signals cautious approach to tightening despite very strong US jobs report

Federal Reserve chair Jay Powell offered an upbeat assessment of US economic prospects following a strong jobs report on Friday, easing fears of a 2019 downturn that had spooked investors in recent weeks.  Mr Powell said markets had moved “well ahead of the data” in pricing in risks to the US economy, following a sharp sell-off on Thursday and deep losses for equity investors during December. “US data seem to be on track to sustain good momentum into the new year,” the Fed chairman told a conference in Atlanta. Along with his comforting words about the health of the world’s largest economy, Mr Powell said the Fed would take a “patient” approach to monetary policy tightening, contributing to a rally which sent the S&P 500 up by 3.4 per cent in New York.