IRAP

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L’imposta regionale sulle attività produttive, tale imposta va a colpire il valore della produzione netta delle imprese. Si tratta di un’imposta proporzionale al fatturato, e che non colpisce l’utile d’esercizio. Il 90% del gettito ricavato dalla riscossione di questa imposta è destinato a finanziare il fondo sanitario nazionale.

Il presupposto che genera l’obbligazione tributaria è rappresentato dallo svolgimento di un’attività economica, sia essa esercitata in forma autonoma o in forma d’impresa.

Sono tenuti al pagamento dell’IRAP le società di capitali, le società di persone, le imprese individuali, i liberi professionisti, le banche e le assicurazioni. Per quanto riguarda i liberi professionisti, affinché questi siano tenuti al pagamento dell’IRAP la loro attività deve rispondere a determinati requisiti:

  • Deve essere esercitata abitualmente;
  • L’attività deve essere organizzata in modo autonomo e con organizzazione stabile;
  • L’attività deve essere diretta alla produzione o allo scambio di beni o prestazione di servizi.

Essendo un’imposta regionale, bisognerà provvedere al pagamento di tale imposta nella regione in cui viene esercitata l’attività oggetto di tassazione, nel caso in cui l’attività venga svolta in più regioni diverse, l’imposta da pagare sarà ripartita proporzionalmente tra le regioni in questione.

La dichiarazione IRAP deve essere presentata in via telematica attraverso i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Le aliquote base previste per l’IRAP sono:

  • aliquota ordinaria: 3,9%;
  • aliquota per le imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori: 4,20%;
  • aliquota per banche e società finanziarie: 4,65%;
  • aliquota per imprese di assicurazione: 5,90%;
  • aliquota per amministrazioni ed enti pubblici: 8,5%.

Le regioni hanno la possibilità di diminuire e di aumentare tali aliquote fino ad un massimo di 0,92 punti percentuali.

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